sabato 16 febbraio 2019

LE PROFEZIE DEL RAGNO NERO: UNA NUOVA ANALISI - Prima Parte



"La voce del poverello scenderà come un balsamo dalle montagne e attraverserà i casolari e giungerà nelle stanze addobbate con oro e broccati. I tempi si rinnoveranno."
Tratto dalle "Profezie del Ragno Nero", curate da Renzo Baschera.

Nella pletora delle famigerate, più che famose, profezie curate da Renzo Baschera, quelle che mi hanno sempre lasciato più perplesso sono certamente le "Profezie del Ragno Nero".
Come tutte le fonti profetiche di Baschera, nulla si sa della reale origine di questo presunto monaco bavarese del XVI secolo. Non ci sono evidenze storiche della sua esistenza, tanto che molti, a ragione, hanno pensato siano state frutto di invenzione da parte del "curatore".

In una mia analisi di qualche anno fa, invece, paventavo l'ipotesi che tutte le profezie di Renzo Baschera avessero origine medianica, ovvero fossero il frutto di "sedute medianiche" (o spiritiche, che dir si voglia) e fossero quindi state dettate da una o più "entità".

Ipotesi questa, nata dal fatto che, primo, ci sono prove che Baschera avesse rapporti con quel mondo e, secondo, che quelle profezie oltre ad essere in linea con il quadro profetico generale, abbiano fatto diversi centri, per cui, o non sono di Baschera e hanno un'origine sovrannaturale, o Baschera era lui stesso un veggente.

La mia ipotesi ha poi trovato riscontro con quelle di altri studiosi del materiale di Baschera (uno dei quali conosceva l'autore da vicino), che mi hanno contattato privatamente per email o sul blog, confermando la tesi "medianica" come fonte delle profezie.
  
Riporto il link alla mia analisi delle profezie di Renzo Baschera, scritta qualche anno fa, in questa sede:


Tornando al Ragno Nero, la versione "ufficiale" sull'origine dei suoi vaticini, riportata nei libri delle sue profezie è questa:

"Era un monaco veggente bavarese, visse intorno alla seconda metà del XVI secolo tra Ratisbona, Monaco e Augusta, meglio conosciuto come Monaco Nero.
Dopo un periodo d'oblio le sue carte ritornarono alla luce all'inizio del 1700 sulle quali appariva, quasi come un sigillo, la forma di un ragno nero.
Le profezie del Ragno Nero consistono in una lunga elencazione di avvenimenti, corredati per ogni anno da una pagina di prosa, le profezie terminano il 7 giugno 3017 d.C".

Le profezie del "Monaco Nero", come viene appellato nell'incipit, sono state, a suo dire, raggruppate da Baschera "per anno", cosa assolutamente insolita, vista la natura criptica dei vaticini.  

E' come se, ad esempio, Nostradamus avesse scritto le sue Centurie tutte di fila, senza la canonica suddivisione in quartine e poi qualcuno si fosse preso la briga, e l'arroganza, aggiungerei, di poterle dividere per "anno di attuazione", ben sapendo che un tale compito è assolutamente impossibile, chiaramente impreciso e foriero di un'infinità di errori.

Sapendo anche che solo le profezie del Ragno Nero hanno questa peculiare suddivisione, ho pensato che non fosse pratica usuale di Baschera fare questo tipo di cose e che le date stesse potessero essere state dettate anch'esse durante le sedute medianiche.

Inoltre, i vaticini del Ragno Nero danno l'impressione di descrivere cose mai avvenute, a dispetto di date appartenenti già al nostro passato.

I detrattori del fenomeno di profezia e sostenitori della tesi secondo la quale Baschera avrebbe inventato tutto, affermano che le sue profezie, in generale, sarebbero calzanti fino a data di pubblicazione, mentre quelle dopo tale data sarebbero assolutamente sbagliate.

La data di prima pubblicazione di queste profezie, risale al 1972, edizioni Armenia.
Non avendo i dettagli dei vaticini antecedenti l'anno 1973, non posso confermare o negare questa ipotesi in relazione al Ragno Nero.

L'autore però ha riportato diverse date antecedenti la pubblicazione con presente solo il titolo, ma senza il corpo contenente i versi. 
Ad esempio, "Pianura di croci", originale verso del "monaco", datato da Baschera 1914 ed identificato con la Prima Guerra Mondiale.  

La datazione nei vaticini del Ragno Nero è, come si può capire, un discorso complesso e potrebbe non avere nessun legame con le date della nostra linea temporale.

A questo punto entriamo nel vivo della nostra analisi e della nostra nuova chiave di lettura per interpretare i vaticini.

Tutto è cominciato quando un carissimo amico e partecipante al blog con il nome di Yesterday’s Man mi ha mandato l'interpretazione di alcuni versi del Ragno Nero che calzavano molto bene con il movimento dei "Gilet Gialli" francesi.

I versi sembravano descrivere questo fenomeno e la sua evoluzione, oltre il nostro attuale presente, e di come si sarebbe incastrato nella politica europea in maniera piuttosto importante.

Le date riportate da Baschera per i vaticini collegati ai "Gilet Gialli" partivano dal 1985, descrivendo la nascita del movimento. Sapendo che, in realtà il movimento è nato pressapoco nel maggio del 2018, possiamo notare uno scarto di 33 anni.

Pensando che quei 33 anni sono un numero di potentissima natura simbolica, mi è venuta la curiosità che potesse essere uno scarto fisso utilizzato per datare tutte le profezie del Ragno Nero ed abbiamo quindi analizzato l'intero corpus profetico a partire dal decennio 1970-1980, utilizzando quello che ho definito il "Paradigma 33", ovvero sommando 33 anni a tutte le date indicate nei vaticini: questa chiave ha dato una svolta alle nostre interpretazioni del profeta.

I vaticini in nostro possesso non sono completi: non abbiamo ogni anno di ciascun decennio preso in esame, ma credo che comunque si possa fare un lavoro abbastanza esauriente.

Cominciamo quindi questa nuova analisi delle Profezie del Ragno Nero, utilizzando la nostra nuova chiave di lettura delle sue profezie
Metterò commenti solo dove il verso trova un'interpretazione, mentre ignorerò, al momento, i punti più oscuri che potremo comunque cercare di chiarire nell'area commenti, o in qualche articolo successivo.
Chiaramente anche con queste "nuove date" il discorso della datazione delle profezie che tanto spesso ho ripetuto su questo blog rimane valido. La data è indicativa, molto improbabile sia precisa e serve solo a delineare un periodo di massima.

Profezie dal 1971 al 1980 [ Periodo calcolato presunto: dal 2004 al 2013 ]

Faccio notare che mentre nella versione con le "date canoniche" è un semplice decennio, nella versione calcolata sommando il nostro "numero magico", 33, abbiamo un periodo dalla forte componente simbolica che abbraccia l'intero pontificato di Benedetto XVI e termina con l'inizio del papato di Francesco, che per San Malachia sono proprio i due papi che delimitano il passaggio agli "ultimi tempi" e non solo per lui, come ho già spiegato nel mio articolo sul "papato degli ultimi tempi" [link].

1973 - Galoppata del dragone [ Anno calcolato presunto 2006 ]

"Si sta asciugando il cupolone di Pietro e si spazzano le secolari immondizie dalla città eterna.
Grandi preparativi, grandi feste, un nuovo osanna blasfemo, mentre il dragone passeggia tra i vinti."

L'idea di questi versi è quella di un nuovo ciclo nella Chiesa, che spazza secolari immondizie, ma niente cambia, perchè un "nuovo osanna blasfemo" si inneggia durante le feste mentre il Dragone, l'Avversario, passeggia tra i vinti.

Mentre l'anno che data le profezie, 1973, non pare essere stato oggetto di particolari avvenimenti legati alla Chiesa, poichè il papato di Paolo VI durò dal 1963 al 1978, l'anno calcolato con il nostro "Paradigma 33" è molto vicino all'inizio del pontificato di Benedetto XVI, papa Ratzinger, che salì sul soglio pontificio nel maggio del 2005.
Nonostante il cambio di timoniere, l'Avversario ancora passeggia tra le folle.
Versi, in ogni caso, generici che indicano uno stato di cose facilmente attribuibile a diverse epoche storiche della Chiesa.

Da sottolineare che la questione di un "nuovo ciclo" la cui linea di demarcazione sarebbe Benedetto XVI lo abbiamo già affrontato nella serie di articoli sul papato degli "ultimi tempi", presente nel blog.

"La terra di San Nicola sarà percorsa da un fremito: fuoco a Oriente."

La terra di San Nicola, potrebbe riferirsi alla Russia, ma anche al sud Italia, Bari. Fuoco ad Oriente però sembrerebbe indicare l'Asia e non l'Italia.
Non si capisce l'origine del fremito e del fuoco: una bomba? Un evento naturale?
Per questo punto non ho trovato alcuna correlazione con l'anno in oggetto, il 2006.

"Gli uomini pipistrello faranno una casa tra le nubi e, dalle nubi, getteranno sulla terra scintille di fuoco. Sono uomini di scienza, ma non di cuore che domineranno i tempi. Tutto sarà calcolato, tutto sarà programmato, ma l'erba del prato ingiallirà e seccherà prima di sera."

Fatico a dare un'identità agli "uomini pipistrello", ma "la casa tra le nubi" che getta a terra "scintille di fuoco" ricorda molto la tematica complottista del HAARP e del controllo occulto del clima del pianeta attraverso tecnologia non ancora di pubblico dominio.
La casa tra le nubi potrebbe essere un satellite o un dispositivo analogo.

Infatti "gli uomini di scienza, ma non di cuore" domineranno i tempi. Tutto sarà calcolato e programmato, ma la natura, irrimediabilmente, ne subirà serie conseguenze.

"Grande banchetto nella terra di San Nicola."

Ancora la Russia viene nominata.

"Osanna per la scienza al di la dei mari.
Sta maturando il frutto di un compromesso. Ahimè! Pietro ha venduto la sua sacca di pescatore e il compenso è stato di ventinove monete d'argento. La trentesima verrà consegnata più avanti, quando si udrà il primo grido della civetta."

"Pietro ha venduto la sacca di pescatore (di anime)". La Chiesa ha venduto il suo potere spirituale per un potere molto più materiale. Non si capisce a chi, ma la "trentesima moneta" verrà consegnata più avanti. Forse il "grido della civetta" è legato allo scoccare di una nuova fase degli "ultimi tempi". La guerra?

"Il banchetto sarà interrotto da un sinistro messaggero che cavalcherà una cavalla sdentata, sulla cui groppa ci sarà il segno dell'ulivo." 

Più avanti vedremo che "l'ulivo" potrebbe calzare con Benedetto XVI, lo si vede nei vaticini successivi pregare assieme al vegliardo "senza l'ermellino" (papa Francesco).
Quella che vi ho anticipato è una coincidenza davvero incredibile in queste profezie: l'ulivo, il De Gloria Olivae delle profezie di San Malachia, ovvero Ratzinger, che il Ragno Nero vede pregare assieme a colui "che non ha l'ermellino", papa Francesco che rinunciò alla mantella in pelliccia di ermellino indossata dai suoi predecessori al momento dell'investitura a Papa.
La fodera di ermellino risale ai papi avignonesi e tale rinuncia di Francesco è stata, come molte altre scelte da lui fatte, piuttosto rivoluzionaria.

Riporto un articolo del 2013, anno dell'elezione di Bergoglio al soglio pontificio, proprio relativo alla sua rinuncia all'ermellino.

Papa Francesco – Prima “buona azione” del nuovo Papa. Rinuncia alla mantella con le rifiniture in Ermellino. Ecco le ultime.


"L'allarme suonerà nella landa e l'eco lo porterà lontano, fino alla terra del Giusto. Le acque del lago di Tiberiade bolliranno. Il drago lascerà qui la sua bava lorda di sangue e gli uomini stenderanno al suo passaggio i mantelli della festa.
Sulla Spagna sorgerà un sole pallido, un sole senza vita."

Versi molto criptici a cui non ho saputo dare un'interpretazione precisa.

"Santa Giovanna balza dalle viscere dilaniate della terra per gridare che sta per giungere il tempo promesso. Ma la sua voce si sperde, il suo grido s'innalza in un cielo che non ha pietà dell'uomo."

Il "tempo promesso" sta per giungere. Secondo il nostro paradigma in questo punto delle profezie siamo nel 2006. Vedremo, proseguendo nell'analisi, come gli eventi incalzeranno e come molte cose suoneranno a noi famigliari, al contrario di quando questi vaticini venivano interpretati con la datazione "in chiaro" esplicitata dalle stesse profezie.

Termino qui la prima parte. Mancano molti versi da analizzare ancora, ma ho deciso di pubblicare articoli più brevi, ma più frequentemente, in modo da dare maggiore spazio ai commenti, visto che un singolo articolo non riesce a contenerne più di tanti senza diventare eccessivamente dispersivo.

Continua nella seconda parte.

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LE PROFEZIE DEL RAGNO NERO: UNA NUOVA ANALISI - Seconda Parte

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