venerdì 22 marzo 2019

LE PROFEZIE DEL RAGNO NERO: UNA NUOVA ANALISI - Seconda Parte



"Ma chi è che prega sulla pietra, all'ombra dell'ulivo? I suoi piedi sono di sangue, le sue braccia sono bruciate dal sole, ma sulle sue spalle non c'e l'ermellino."

Tratto dalle "Profezie del Ragno Nero", curate da Renzo Baschera.
Possibile riferimento a papa Francesco e Benedetto XVI.

Prosegue l'analisi delle profezie del Ragno Nero con un'inedita chiave di lettura.
Consiglio la lettura della prima parte di questo articolo in cui illustro in dettaglio il nuovo "codice" utilizzato per decifrare queste profezie, codice che abbiamo denominato "Paradigma 33".

Commenterò solamente i versi che ho collegato ad un'interpretazione, tralasciando le parti oscure, o troppo generiche, per evitare di creare troppo rumore nell'analisi.
Questo ci permetterà di seguire in modo chiaro il filo rosso della storia nata dall'interpretazione basata su questa nuova chiave di lettura.
Deciderà il lettore se il frutto di questo lavoro porta un qualche tipo di informazione valido, o è un mero frutto della casualità.

Avevamo visto, nell'articolo precedente, l'anno 1973, ovvero, circa, il 2006. Si nomina l'Ulivo, quello che nella nostra interpretazione, sarebbe papa Benedetto XVI, in linea con la definizione delle profezie papali di San Malachia: "De Gloria Olivae". 

1974 - Rumor di catene - Anno presunto 2007

"Osiride sta raccogliendo i suoi figli sulle aride sabbie del deserto."

I "figli di Osiride nelle sabbie del deserto" acquista significato più avanti, nel vaticinio 1980, anno presunto 2003, lo stesso concetto viene riportato così: 

"Luccicano le spade nella terra di Osiride." 

La "terra di Osiride", l'Egitto e il Medio Oriente. Potrebbe essere un riferimento ad una nuova guerra di religione: gli islamici fondamentalisti, nelle sabbie del deserto, pronti alla conquista dell'Europa.

"Le lucertole hanno dato il loro veleno e poi si sono rifugiate all'ombra della millenaria torre.
Il vincitore detta la legge, ma la legge e ingiusta.
La legge si è incontrata con lo spirito del male e partorirà la morte. E sempre la morte solcherà i cieli della Nuova Terra per raccogliere il primo uomo della comunità."

Analizzando le profezie ho notato che "la Torre", millenaria, o secolare, quindi antica, viene spesso citata nel contesto ecclesiastico.

La "Torre" potrebbe essere un riferimento alla "Torre di Babele", simbolo del male, ma nel contesto in cui viene citata fa quasi pensare ad una Chiesa corrotta, o piuttosto, invasa da  forze corrotte. Proseguirà, infatti, successivamente descrivendo la figura maligna del "Lupo" proprio all'ombra della "secolare Torre".

"Nel cuore dell'Africa le formiche rosse invaderanno le tane delle bianche, mentre il fabbro forgerà catene.
Pianto di schiavi in una terra che si dice libera; preghiere di vedove che non attendono più nulla."

Sembra un riferimento alla potente onda migratoria dall'Africa, alle "tane delle formiche bianche", i paesi dell'emisfero nord del pianeta.

"Cresce il lupo all'ombra di una secolare torre, cresce la speranza nel cuore del nuovo signore in ermellino."

Il "nuovo signore in ermellino" è una figura papale. L'ermellino, come già spiegato nel precedente articolo, è la mantella di pelliccia in ermellino usata dai Papi fin dal periodo avignonese.

"Catene di scandali sulla terra dei laghi. È qui che le formiche rosse divoreranno le dentiere dei prigionieri.
Nel mare di Cesare le onde inghiottiranno uomini di vita. 
La terra danzerà un sabba funebre nel cuore degli Appennini."

Il "sabba funebre" nel cuore degli Appennini, potrebbe essere un riferimento al terremoto dell'Aquila. Il terremoto è del 2009, ma come ho detto le date sono chiaramente schematiche.

"Ma c'e tanto desiderio di vivere e c'e tanta speranza. Per questo, la ripresa sarà immediata.
Ma chi è che prega sulla pietra, all'ombra dell'ulivo? I suoi piedi sono di sangue, le sue braccia sono bruciate dal sole, ma sulle sue spalle non c'e l'ermellino."

Come già detto, "l'ulivo" pare calzare con Benedetto XVI, lo si vede nei vaticini pregare assieme al vegliardo "senza l'ermellino" (papa Francesco).
Quindi l'ulivo, il "De Gloria Olivae" delle profezie di San Malachia, ovvero Ratzinger, che il Ragno Nero vede pregare assieme a colui "che non ha l'ermellino", papa Francesco che rinunciò alla mantella in pelliccia di ermellino indossata dai suoi predecessori al momento dell'investitura a Papa.
La fodera di ermellino risale ai papi avignonesi e tale rinuncia di Francesco è stata, come molte altre scelte da lui fatte, piuttosto rivoluzionaria.

Riporto un articolo del 2013, anno dell'elezione di Bergoglio al soglio pontificio, proprio relativo alla sua rinuncia all'ermellino.

Papa Francesco – Prima “buona azione” del nuovo Papa. Rinuncia alla mantella con le rifiniture in Ermellino. Ecco le ultime.

Da notare anche la descrizione dei "piedi di sangue", riferimento alle stimmate di San Francesco e le "braccia bruciate dal sole", che potrebbe essere un riferimento al sole al centro della bandiera argentina e anche alle umili origini.

"A valle s'innalza una colonna di fumo. E pianti e grida scuoteranno l'aria.
Ma la preghiera del vegliardo sarà come una roccia e la roccia sarà violenta come l'onda del mare."

Il "Vergliardo" che prega, se l'ulivo avesse davvero l'accezione di riferirsi a papa Benedetto XVI potrebbe essere lui, la cui preghiera sarà come roccia e contro la quale si scatenerà la violenza del mare, come in una tempesta.
Ricordo anche che il "mare" è il luogo da cui sale la Bestia di Apocalisse, capitolo 13.
La descrizione del "vegliardo che prega", però, potrebbe riferirsi anche a papa Francesco.

"Una stella l'accarezzerà con la luce pallida della sera. Ma sarà solo un baleno: un lampo sinistro in una notte piena di sorprese."


1975 - Idee sulla sabbia - Anno presunto 2008

"Il santone ha tracciato sul monte il segno della felicità. Dodici donne nude, la cui carne e bianca come la schiuma del mare, cercheranno di strappare al vegliardo lo scettro."

Dodici donne nude cercheranno di strappare lo scettro al nostro Vegliardo.
Lo scettro di Papa. Questo potrebbe andare a favore dell'interpretazione che Benedetto XVI è il Vegliardo.
Cercheranno di toglierlo di mezzo. Le dodici donne nude sembrano essere una versione luciferina dei dodici apostoli.

Il santone ha tracciato sul monte il segno della felicità. Benedetto XVI si "ritira sul monte".

Nel suo ultimo Angelus, papa Benedetto XVI afferma: 

"In questo momento della mia vita il Signore mi chiama a ‘salire sul monte’, a dedicarmi ancora di più alla preghiera e alla meditazione. Ma questo non significa abbandonare la Chiesa, anzi, se Dio mi chiede questo è proprio perché io possa continuare a servirla con la stessa dedizione e lo stesso amore con cui l’ho fatto fino ad ora, ma in un modo più adatto alla mia età e alle mie forze"

Proseguiamo con i versi del Ragno Nero:

"Dalle nubi scenderanno lingue di fuoco, ma le fiamme non serviranno che ad addolcire le carni.
La gente bivacca. È stata una giornata intensa. La falce ha tagliato il grano sotto il sole di mezzo giorno. Nelle ultime tre ore del giorno vedremo la luna rischiarare una landa deserta. Il grano è in covoni e nei covoni c'e la ricchezza.
All'ora del bivacco si fanno i programmi. Caino e Abele siedono alla stessa tavola di pietra e bevono nello stesso boccale.
Tutto dorme."

Tenete a mente questa "gente che bivacca", simbolo di benessere economico, perchè dopo si farà riferimento ad un "bracere spento": probabilmente il braciere del bivacco che non c'è più. Riferimento ad una crisi economica?
La luna rischiara una landa che adesso è deserta. Tutto il grano è stato raccolto, portato via, nei covoni. La ricchezza non è più nella terra, ma nei covoni.
"Tutto dorme", dopo le premesse che abbiamo fatto, potrebbe indicare l'intorpidimento spirituale generalizzato nella popolazione del benessere?
In base al nostro paradigma l'anno di questa profezie è proprio legato a quello della Grande Crisi Economica che abbiamo vissuto nel 2008, nata con il fallimento di Lehman Brothers, e le cui conseguenze ancora stiamo in parte subendo.

"Il drago è un bambino in culla"

Il Drago in queste profezie sembra rappresentare l'incarnazione del male, l'Anticristo.
Si dice che, in questo tempo, cioè il 2008 in base alla nostra interpretazione, è "un bambino in culla".
Forse è un riferimento da prendere alla lettera, forse una metafora.

"Il lupo sta buono in tana sognando le pecore della valle.
Una mano si cala funesta e strappa in ciuffo d'erba nel paese della terra di San Nicola. Erano fili d'erba spuntati. Erano teneri germogli.
Febbre di opere e di preghiere nella terra di Pietro.
Gente scenderà dai monti e verrà gente dal mare per raccogliersi nella gran sala di pietra. Qui apparirà il nuovo ermellino. Campane a martello e campane a festa."

Si parla dell'apparizione di un "nuovo ermellino". Sulla base della nostra storia dovrebbe essere l'apparizione del successore del Papa, forse il futuro papa Francesco, ma fatico a dare un senso al contesto in cui viene citato. I versi sono assolutamente criptici.

"Nel cuore dell'Africa nera la mano di un uomo si tenderà al sole e il sole diventerà speranza.
Infelici uomini cui il coltello del dolore scarnificava nervi, non disperate!
Nell'aria c'e un profumo di sollievo.
C'è una speranza inchiodata al tronco di un salice."


1976 - Giardino di speranze - Anno presunto 2009

"Un bagliore solcherà i cieli. Sorgerà in oriente e scomparirà ad occidente. Sarà il segnale della grande speranza.
Il fabbro batte sull'incudine il ferro. E il ferro taglierà la terra e la terra darà pane. Cosi per tutte le lune.
Santa Giovanna e San Giorgio preparano un lungo manto regale che sarà steso su un tavolo insieme con tanti calici, quanti sono i chicchi di grano contenuti in una spiga.
Mentre il calice del rubino verrà alzato si udirà il pianto del lupo. Le mani faranno ghirlanda e si parlerà lungamente di pace.
L'uomo della Nuova Terra siederà sugli scogli del mare in tempesta per attendere l'arrivo di un bastimento.
Le formiche saranno gettate sulla spiaggia dalle onde del mare. I corvi si caleranno sulla spalla dell'uomo e le formiche senza vita si addenseranno sulla spiaggia. Poi il fuoco brucerà tutto.
Sulla stessa spiaggia si parlerà di pace e giungerà l'eco di genti lontane."

A tutta questa prima parte del 1976/2009 non sono riuscito a dare alcuna interpretazione plausibile.

"La casa di Pietro sarà scossa da un terremoto. Il figlio del figlio ha già preparato la sacca e vuole ritornare nella terra di preghiera. Una mano con la spada lo fermerà. Ma questa non e una mano amica."

Ancora un riferimento al terremoto, come già indicato nei vaticini del 2007, che puntavano il dito sugli Appennini, anche questo potrebbe essere un riferimento al grande terremoto dell'Aquila del 2009, percepito anche a Roma
Strani e inquietanti i riferimenti successivi proprio alle aquile. 

"Voli d'aquile nel cielo senza vita.
Feste e pianto nel nido dei rapaci, dove manca l'aquilotto che ha sfidato il sole.
Le aquile di tutto il mondo s'incontreranno all'ombra di una montagna e il mondo senza vita non avrà pace."
Vaghe speranze, rosee promesse, prima del temporale."

Le vaghe speranze e le rosee promesse ai terremotati, prima del temporale che scuoterà il mondo?


1977 - Gloria del dragone - Anno presunto 2010

"Le lune delle speranze sono finite. Il drago si e destato dal suo letargo e riprende la galoppata attraverso le terre di Abramo."

"Il Drago", come già detto, è il male, ma anche, fisicamente, l'Anticristo, o il Sistema Anticristico. Qui viene detto che "inizia la sua galoppata verso le terre di Abramo", il Medio Oriente.
Ho interpretato questo verso in termini militari. Più volte si è visto come il "male" venisse attribuito, a seconda delle fonti profetiche, alla fazione Occidentale piuttosto che a quella Orientale.
Sempre abbiamo visto nelle visioni del futuro uno scontro tra Oriente ed Occidente.
In questi versi pare che il veggente attribuisca il Male, il Dragone, ad un Occidente che inizia la sua conquista delle terre del Medio Oriente.
Anche se di date fondamentali per tale "conquista" ce ne sono ben altre, come, ad esempio, l'invasione dell'Iraq del 2003.

"Al suo passaggio le acque si dividono in due torrenti: c'e l'acqua che vuole travolgerlo e c'e l'onda che lambisce i suoi piedi odoranti di steppa.
Il suo abito è fatto di sole. Al calar delle tenebre suo manto è fatto di luna.
Cinquanta e più legioni saranno inviate nella piana del vulcano per sbarrargli il passo: la metà diserterà e le altre saranno travolte dalle acque.
Avremo poi il segno dei cieli. Il dragone diventerà agnello e l'agnello si accosterà alla fonte della verità.
Il carro avrà un nuovo carrettiere, ma la strada sarà difficoltosa."

Versi piuttosto oscuri che parlano di questa "cavalcata del Drago".

"Nella terra del sole una scintilla di fuoco brucerà la terra e qui non crescerà più filo d'erba a memoria d'uomo."

La terra del "Sol Levante", il Giappone. Possibile riferimento al disastro di Fukushima del marzo 2011, causato da un tremendo terremoto e maremoto?

"Nella vecchia terra l'ultimo scettro cadrà nella sabbia.
Dall'occidente una grande notizia. La Signora in gramaglie potrà mietere il grano senza falce. Basterà un brivido per spezzare la spiga; basterà un lampo per spandere al suolo i chicchi di grano.
Volo di aquile senza ritorno.
Il cielo sarà pieno di nubi e una voce s'innalzerà solenne per dire alle genti che le aquile volano sulla palude, dove serpeggia la fame.
Falsi allarmi a ponente. Il drago ha raggiunto il trono e qui ha deposto la spada. Il trono ha il colore del mare, ma la burrasca non riuscirà a strapparlo perché le radici sono fatte con il cervello dei saggi le cui leggi sono scolpite sulla porta di bronzo."


1978 - Braciere spento - Anno presunto 2011

"La notte è passata e il braciere non arde più. Le paure di ieri sono oggi speranze; il fumo è salito al cielo per dire al "Giusto" che l'uomo spera, che l'uomo attende, che l'uomo vuole conquistare la pace."

Ecco il braciere del bivacco che "non arde più". E' passata la notte ed è, nuovamente, giorno. Un possibile secondo riferimento temporale nelle profezie. Forse un "sottociclo temporale" ad indicarci una parte del decennio preso in esame, ma sono solo congetture.

"Sette contadini sono partiti sul far del giorno per gettare le sementi sulle zolle del loro podere, ma ne sono arrivati solamente cinque. Gli altri sono stati ammaliati dal drago e hanno seminato sulla terra battuta. Sul fosso è nata un'ortica."

Sette seminatori, un probabile riferimento a sette leader spirituali, partiranno per gettare le sementi, ma solo cinque riusciranno nell'intento.
Due verranno ammaliati dal Drago, il simbolo del demonio, che abbiamo già incontrato precedentemente, seminando il male (l'ortica).

"Trionfo del sapere al di la dei mari. La scienza e circondata da filo spinato e una frontiera sarà macchiata di sangue? La lama dell'egoismo farà scempio della carne.
Non oltraggiate la morte!"

Una visione legata alla scienza, ma in termini negativi. Di oltraggio del sapere umano nei confronti del divino.

"Angeli vestiti d'acciaio saliranno al di sopra delle nubi e ci racconteranno la fiaba dell'Universo."

Gli angeli vestiti di acciaio sono probabilmente satelliti, telescopi spaziali, o sonde, che ci "racconteranno la storia dell'Universo".

"Quando le foglie saranno prossime a cadere verranno dall'occidente i Magi e porteranno doni al dragone: terra, vino e frumento.
Poi ci sarà il girotondo delle speranze."

Vicino all'autunno dei "Magi" porteranno doni al Dragone: da li inizierà un periodo di false speranze, legate a questo leader, incarnazione del Male.

"Una macchia d'olio coprirà la schiuma del mare all'altezza della terra rossa."

Nel 2010 la Deepwater Horizon, una piattaforma petrolifera di grandi dimensioni ebbe un'esplosione che innescò un violentissimo incendio, che causò la fuoriuscita  di enormi quantità di petrolio in mare. Fu il disastro ambientale più grave della storia americana.
Siamo di un anno fuori dal nostro calcolo, ma come ho detto, è un anno approssimativo.

"Occhi sorgeranno dalle onde per scrutare la città dei merletti."

Qui l'amico YMan mi ha suggerito un riferimento al "Progetto MOSE". La "città dei merletti", Venezia, sotto osservazione per monitorare il suo lento inabissamento.
Il Progetto MOSE, finalizzato alla difesa contro questo inabissamento, è stato inaugurato nel 2003 e sarebbe dovuto entrare in funzione proprio nel 2011.

"Ma il braciere è sempre spento e la cenere è portata dal vento sulla montagna bianca, dove vive il vegliardo e dove la luna si posa prima di balzare sulle colline, come il lupo su un branco di pecore.
La luna e grande come il sole."

Il braciere è sempre spento, lo abbiamo già visto, e di nuovo si nomina il Vegliardo sul monte, Benedetto XVI. Incomprensibili, almeno per me, i riferimenti alla lune ed al sole.

"Guai al giorno in cui il sole sarà spaccato a meta."

Il veggente mette in guardia sul giorno in cui sarà nuovamente usata la bomba atomica: così ho interpretato la metafora del "sole spaccato a metà", che ricorda una rozza descrizione del processo di fissione nucleare.


1979 - La spada nel vento - Anno presunto 2012

"Chi è che canta all'ora del gallo, giù a valle? Dicono che sia il vecchio fabbro; dicono che siano i mietitori.
Il grappolo nella vigna d'Israele perderà i suoi acini.
È l'ora dell'attesa."

"E' l'ora dell'attesa". Si avvicina il momento finale, la resa dei conti. La Rivelazione.

"La voce del lupo diventa prepotente. Alle sue fauci non basta più il candido agnello; vuole il montone."

"Il Lupo", altra immagine del male, secondaria, interpretata da me come un falso profeta, un antipapa. Diventa prepotente la sua voce, i tempi stanno per concludersi e il Male cerca di agire in fretta.

"Ma il montone ha la spada e la spada taglia il vento.
Giù nella terra della ginestra, le donne piangeranno sui focolari spenti.
Poi San Giorgio suonerà la sua campana e i giusti si incontreranno. Ma il drago sta giocando a dadi la barca di Pietro.
Ritorna Pilato e nel catino ci saranno centinaia di mani. Mani bianche, affusolate; mani di chi ha tanto studiato e tanto pregato. Ci saranno anche mani ingentilite da anelli regali.
L'acqua del catino verrà gettata nel mare e il mare schiumerà sino al primo gradino della casa di Pietro."

Tutta questa intera parte è molto confusa, ma inserita nel contesto successivo, con aggiunta la frase del Drago che "gioca a dadi con la barca di Pietro", può farci tentare un'interpretazione.
Il Dragone è entrato nella Chiesa e gioca a dadi con il titolo di Papa. 
Ed ecco, incredibile, quello che accade dopo. Vi ricordo che siamo nell'anno calcolato, ma approssimativo, del "2012", con un anno di scarto dalle dimissioni di Benedetto XVI.

"Vedremo due bandiere sulla stessa torre; due croci sullo stesso petto."

La torre secolare, millenaria, che abbiamo già visto nei versi precedenti: la Chiesa.
Due bandiere sulla torre, due croci sullo stesso petto. 
Due Papi.

"È il tempo del sole e della pioggia. È il tempo delle fulminee schiarite. Lassù c'è il sole e all'orizzonte si addensano le nubi, come un misterioso esercito di fanti che muove a dare battaglia."

Nel mentre una descrizione di un esercito, presagio di guerra.

"L'alfiere porta la gonna e ha sul petto quattro stelle e un albero.
Il sole brilla e le nubi vengono trafitte dai suoi raggi: come tante foglie secche. Cosi fino all'ultima gemma di questo contorto arbusto.
Ma chi è che pensa a raddrizzarlo?
Uomini, accorrete! Sta morendo il sole!"

Versi tanto sibillini, quanto incomprensibili.


1980 - Pietro oltre Roma - Anno presunto 2013

Anno delle dimissioni di papa Benedetto XVI.

"La schiuma del mare ha lambito i gradini della casa di Pietro. La pietra non era nata dalla roccia ma dalla palude. Basterà la schiuma e i gradini diventeranno polvere."

Frase sibillina, ma direi poco edificante sulla Chiesa.

"Mille mani si sono offerte per ricostruire la casa. Il pastore e le sue pecore stanno cercando un nuovo ovile."

"Il pastore e le pecore stanno cercando un nuovo ovile". Se il pastore è il Papa e le pecore i fedeli, perchè cercano una nuova casa? Una nuova Chiesa?

"Pietro, Pietro, perché non ti lasci guidare dal segno dei cieli? Le tue legioni sono quelle celesti. Perché hai scelto la strada che ti guida all'ombra di quella terra dove il lupo ha già conosciuto la carezza dell'ermellino?
Scendete a valle, o uomini e pregate per Pietro!"

Frase inquietante. Il veggente sembra rivolgersi a Benedetto XVI.
"perché non ti lasci guidare dal segno dei cieli? Le tue legioni sono quelle celesti. Perché hai scelto la strada che ti guida all'ombra di quella terra dove il lupo ha già conosciuto la carezza dell'ermellino?"

La terra del lupo e la carezza dell'ermellino sembrano riferirsi al secondo personaggio citato precedentemente. Potrebbe essere un riferimento a papa Francesco, oppure ad una figura papale in generale indicata con l'ermellino?

"Scendete a valle, o uomini e pregate per Pietro!"

Questa richiesta di preghiera accostata al lupo mi ha fatto ricordare un estratto dell'omelia di Benedetto XVI in occasione dell'inizio del suo pontificato.
Parole pronunciate in Piazza San Pietro la domenica del 24 aprile 2005.

"Pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi."

Il Ragno Nero prosegue:

"Si gioca sulla scacchiera del mondo. Centodieci occhi vedono che si sta barando, ma le labbra rimangono mute. La partita sarà breve e breve sarà il taglio del melograno. Solamente San Giorgio si salverà."

Si gioca sulla scacchiera del mondo. I potenti che giocano al gioco della guerra.
C'è qualcuno che bara, ma le masse non ne vengono a conoscenza perchè nessuno lo rivela. La partita sarà breve ma solo San Giorgio, il Santo che uccise il Drago, si salverà.

"Luccicano le spade nella terra di Osiride."

Come già visto nella profezia del "1974/2007", i figli di Osiride, possibile riferimento agli estremisti islamici del Medio Oriente, hanno tirato fuori le spade.

"L'angelo della morte volerà sulla "grande terra", ma non si poserà su alcun focolare. È ancora presto."

L'angelo della morte aleggia su tutta la Terra, ma è ancora presto per la guerra generale che farà milioni di morti.

"C'e tanto lavoro sul granello di sabbia che da secoli e sorto sull'azzurro tappeto. Sodoma, è la tua ora!
L'angelo nero ti attende sulla sponda sinistra del fiume.
La torre cadrà e con essa il grifone d'oro."

Un avvertimento per il futuro. Un presagio sull'ora dell'ira divina. "Sodoma, è la tua ora". La torre, la Chiesa, cadrà "e con essa il grifone d'oro". Quest'ultimo riferimento al grifone non sono riuscito ad associarlo a nulla di plausibile.

"Necrologio per la scienza. Mille bandiere s'inchineranno al figlio della matrigna e mille fiori di vegliardi diranno che il sogno e stato spezzato."

La guerra spezzerà il sogno della scienza, della quale, metaforicamente, il veggente fa un necrologio.

"L'angelo della morte attende al di là dei fiori, come il dragone attende Pietro al di là dei mari."

Il Dragone che attende il Papa aldilà dei mari non ha un significato preciso, se non quello di darci l'idea di un Diavolo perennemente in affanno per impossessarsi della Chiesa. 

Continua nella terza parte.

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LE PROFEZIE DEL RAGNO NERO: UNA NUOVA ANALISI - Seconda Parte

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