lunedì 21 novembre 2016

PROFEZIE SUL PAPATO DEGLI ULTIMI TEMPI - Quinta Parte



"Pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi."

Estratto dall'omelia di Benedetto XVI in occasione dell'inizio del suo pontificato.
Piazza San Pietro, domenica, 24 aprile 2005.

Link alle parti precedenti di questo articolo:

Seconda parte
Terza parte
- Quarta parte

L'immagine di apertura è un dipinto che si trova nel battistero di Padova, eretto nel XII secolo, ed interamente affrescato da Giusto de Menabuoi.
Gli affreschi ivi presenti sono del 1375 e rappresentano l'Antico ed il Nuovo Testamento con particolare attenzione all'Apocalisse.
Nell'abside troviamo infatti una rappresentazione pittorica completa dell'Apocalisse, rappresentazione che segue fin nei particolari ciò che viene descritto nel testo, tranne uno strano dettaglio.
La bestia che "sale dal mare" con sette teste, una delle quali viene colpita a morte, è rappresentata con una mitra papale in ciascuna testa.
Considerando che l'affresco è stato realizzato in una chiesa, è qualcosa di decisamente particolare.
Inoltre è interessante notare che i copricapi sono chiaramente delle mitre papali, non delle tiare. Le tiare papali sono state usate come copricapi, simbolo di sovranità, fino al 1963, con Paolo VI, ultimo papa ad essere incoronato con una tiara. Da allora i successivi pontefici hanno usato la mitra papale.
Inoltre, proprio con Benedetto XVI, nel 2005, le tiare sono sparite anche dai personali stemmi papali. Si può notare, infatti, che, fino a Giovanni Paolo II, lo stemma pontificio ha come elemento centrale una tiara papale, mentre da Benedetto XVI in poi abbiamo la mitra papale, la stessa che appare nel dipinto di Giusto di Menabuoi del 1375.

Riporto ora il passo di Apocalisse, capitolo 13, a cui l'affresco si ispira:

"Vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo blasfemo. 
La bestia che io vidi era simile a una pantera, con le zampe come quelle di un orso e la bocca come quella di un leone. Il drago le diede la sua forza, il suo trono e la sua potestà grande
Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita. Allora la terra intera presa d'ammirazione, andò dietro alla bestia e gli uomini adorarono il drago perché aveva dato il potere alla bestia e adorarono la bestia dicendo: "Chi è simile alla bestia e chi può combattere con essa?". 
Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d'orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi. Essa aprì la bocca per proferire bestemmie contro Dio, per bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo. Le fu permesso di far guerra contro i santi e di vincerli; le fu dato potere sopra ogni stirpe, popolo, lingua e nazione. L'adorarono tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello immolato."

Altro particolare decisamente interessante nel dipinto e non presente nel testo di Apocalisse è che le ultime tre teste della bestia hanno la doppia mitra papale, che possiamo interpretare come la presenza di due papi, senza sembrare eccessivamente fantasiosi.
Cosa voleva comunicarci il pittore?

Ricordate Apocalisse 17? Abbiamo visto la sequenza dei sette re, o sette papi, nella parte precedente di questo articolo.
Osservando le sette teste come una sequenza di papi, potremmo supporre che nei tempi finali della Chiesa avremmo la compresenza di due figure papali fino "al taglio della testa", ovvero alla sua distruzione nel tempo della tribolazione?
Nel precedente capitolo abbiamo visto che il quinto re era proprio Benedetto XVI: interessante allora osservare come proprio a partire dalla quinta testa del dipinto le mitre papali inizino ad essere doppie.

Proseguendo nella nostra speculazione, se la quinta testa fosse l'attuale compresenza di Benedetto XVI e papa Francesco, a cosa fanno riferimento le successive due coppie, l'ultima delle quali cade ferita a morte?
Viste le numerose indicazioni relative ad uno scisma nella Chiesa da parte delle profezie, è normale pensare che la coppia successiva rappresenti proprio una continuità in questi termini.
Abbiamo visto nelle interpretazioni fin qui esposte, la presenza di un successore di papa Francesco ed un papa scismatico, che potrebbero essere rappresentati dalla sequenza di mitre successiva, ma oltre questo non è più possibile speculare.

Riguardo Benedetto XVI, ci sono interpretazioni confuse sul fatto che sopravviva al suo successore, papa Francesco. Nelle profezie di "papa Giovanni XXIII" il veggente lo vede camminare per le strade di Roma in "giorni di sangue", immagine di un evento forse non ancora verificatosi e quindi di un futuro a venire, ma al contempo, nei versi successivi, è ambiguo nel descrivere quale dei due pontefici preghi sulla tomba dell'altro.

La profezia che segue venne redatta dal Venerabile P. Fr. Bartolomeo da Saluzzomorto nel convento di S. Francesco a Ripa, in Roma, l'anno 1605.
Fu tratta da un codice che era conservato nel monastero di S. Chiara in Urbino, e prelevata da papa Pio Vl nell'anno 1793, e dal medesimo letta e riposta in una custodia d'argento.
(Fonte: "La guerra europea e le profezie", Giuseppe Ciuffa, edizione 1915)

"La gran mitra e la gran chiave,
Senza spada e senza bracci
Morirai o papa B 
Lo vedrai chiaro e distinto,
Che non ho detto menzogna,
Guardati Milan, Roma e Bologna,
Che verrà la Guascogna,
Puzzolente carogna.
Contrastar non bisogna,
Già scritto n’è il decreto,
Che non più ritornerà in dreto."

Dopo il 1605 vi sono stati cinque papi la cui iniziale incomincia con "B": Benedetto XIII, nel 1724; Benedetto XIV, nel 1740 ; Benedetto XV, nel 1914 ed il nostro Benedetto XVI, nel 2005
Si parla anche della Guascogna, territorio del sud-ovest francese durante il Medioevo. Indica probabilmente la Francia, da cui verrà la "puzzolente carogna". Vedremo nel prosieguo di questa profezia una chiara indicazione al papa scismatico, che nelle argomentazioni viste nelle parti precedenti potrebbe essere un francese.
La profezia prosegue descrivendo una guerra che riguarda l'Italia in un lungo passo che, per amore di sintesi, non riporterò. Vengono citate diverse città italiane e poi si dice: 

"[...] Verrà il Turco Moro,
Muggendo come toro,
Facendo una grande strage
Col ferro e colla brage.
« Oh infelice! non pensi?
Contro te risuoneranno
Le trombe ed i tamburi."

Durante questa invasione, avrà un ruolo un esercito descritto come "il Turco Moro", ovvero un esercito di matrice araba, ma potrebbe anche indicare di matrice islamica. 

"Ammazza, ammazza, ammazza
Questa mala razza;
Misero quel che ora gode e sguazza!
O tu che porti in testa una gran piazza.
Sopra di te si griderà:
Ammazza, ammazza,
E in ogni canto e piazza
S’udrà il gran pianto."

"O tu che porti in testa una gran piazza" è un probabile riferimento a Piazza San Pietro e quindi al papa. Si parla ancora di un papa che soccombe all'attacco e viene ucciso.
Immagine che ricorda quella del terzo segreto di Fatima.
Il riferimento a "papa B" ad inizio profezia, potrebbe essere un'indicazione del papa che morirà durante l'invasione? Solo ipotesi.
Impossibile a questo punto non ricordare le profezie di Anguera sulla distruzione di Roma e del Vaticano da parte degli "uomini dalla grande barba".

2.553 - 24/07/2005 
Gli uomini del terrore raggiungeranno il Vaticano. La piazza sarà piena di cadaveri. L’umanità vedrà l’azione malefica degli uomini dalla grande barba. Il Colosseo crollerà.

2.575 - 13/09/2005
Gli uomini dalla grande barba agiranno in una grande città. In laboratorio è stata preparata l’arma della grande distruzione. Tornate in fretta. Ciò che dovete fare non
rimandatelo a domani.

2.863 - 14/07/2007
Gli uomini dalla grande barba preparano una terribile azione contro il palazzo del re. Aprite i vostri cuori alla chiamata del Signore. Non spaventatevi davanti alle vostre difficoltà.

2.919 - 20/11/2007
Gli uomini dalla grande barba preparano un grande attacco contro il popolo di Dio. 

2.968 - 11/03/2008
Gli uomini dalla grande barba agiranno contro i cristiani. Le pareti del palazzo saranno macchiate di sangue. 

Ricordo anche che, sempre la Madonna di Anguera, spiega come questo esercito islamico si sposerà con i russi, cosa che coincide perfettamente con tutte le profezie sul terzo conflitto mondiale le cui visioni riguardano i russi che marciano in Europa.

2.778 - 26/12/2006
Da San Pietroburgo uscirà una spina che ferirà i miei poveri figli. L’albero del male è nato lì e i suoi rami si diffondono nel mondo. Il suo veleno è mortale,

2.780 - 01.01.2007
La Russia inciamperà e l’uomo orgoglioso agirà con la forza datagli dal demonio. 


2.908 - 27/10/2007
L’unione degli uomini dalla grande barba con quelli di colore rosso causerà grande dolore all’umanità.

"Colore rosso": probabile riferimento ai russi, viste le profezie precedenti, oltre che tutte quelle di altre fonti. Riguardo agli uomini dalla grande barba, è possibile che nella coalizione orientale sarà presente l'Iran ed altri eserciti legati all'estremismo islamico. 

Lo stesso Alois Irlmaier parla dei Russi e della mezza luna, l'Islam.

Ma torniamo alla profezia di cui ci stavamo occupando.
Segue ancora la descrizione di una dominazione da parte di un esercito, come nemesi divina per l'empietà ormai tracimante della nostra nazione.

"Ma tu, Italia mia,
E guerra e carestia
Sopra di te s’invia.
In quelli orrendi giorni
S’udiran voci, tamburi e corni;
Pazza se non ritorni
Al tuo buon Gesù.
Sopra di te l’arco è già teso e scocca,
Verrà la gran percossa
Tra le midolle ed ossa,
E tu non avrai possa.
Ma ditemi, città ricche e ornate,
Firenze bella e Napoli gentile,
Ch’ognun di voi diventato è un porcile,
Con l’empia, sporca Roma,
Tutte tre sarete dome
E porterete una gran soma.
Così, Roma, per le tue campagne,
Così, Firenze, per le tue contrade,
Diran gridando con trombe e tamburi;
I Genovesi ancor non son sicuri,
Nè lor varran le torri e i forti muri.
Gesù, Gesù, so che voi volete
Al buon viver ognuno ricondurre.
Ah! monache, preti e frati,
Se viver non cangiate,
Ancor voi sarete rovinati."

Compare ora la descrizione di quello che, nella tradizione cattolica, viene chiamato "il rapimento", ovvero l'assunzione in cielo delle anime pie, al fine di preservarle dalle tribolazioni dei tempi finali.

"Chi porterà una gran croce
Ma con pietosa voce
Chiamerà il buon Gesù,
Costui morendo andranno in su,
Senza morir mai più.
Ma dimmi tu, o tu
Che negherai Gesù,
Che precipiterai:
Misero, che farai?
Ohimè quanti dannati!
Veggo monache, preti e frati ;
E voi prelati, che badate, che fate?"

Segue la descrizione di una nuova stirpe santa. E' un vaticinio che si ripete in quasi ogni profezia sugli ultimi tempi.

"Ma ecco che viene una bella compagnia,
Che ben venuta sia
Nel nome di Gesù, Croce e Maria.
Oh quando sia quel tempo felice!
Oh che bella radice!
Oh che sarà tanta
Gente martirizzata!
Quando sarà spianata
O che sarà distrutta
Quasi l’Italia tutta"

Ancora una volta si parla della Chiesa d'Oriente, come seme della fede rinnovata dell'età dell'oro.

"O che sarà ridotta
La Chiesa in Oriente,
Oh fortunata gente
Che la vedrete piantata e rinnovata!
Già come prima è bella
E tu lucente stella
Che darai inizio
A sì bell’edifizio
Oh come premiata!
O felice sorte!
Sarai glorificata
Ancor dopo la morte. [...]"

Ricordiamo Alois Irlmaier, nella parte finale della sua visione:

"... e anche in Italia sta andando selvaggiamente.
Uccidono molta gente là e il Papa fugge, ma molti ecclesiastici saranno uccisi, molte chiese crolleranno. 
In Russia scoppia una rivoluzione e una guerra civile. I cadaveri sono tanti che loro non possono più rimuoverli via dalle strade. 

La croce viene onorata in modo diverso. La gente russa crede in Dio in modo diverso.” 

Ancora un riferimento al Cristianesimo d'Oriente, come fonte della futura purezza religiosa per l'età dell'oro.

Adesso attenzione perché c'è un riferimento al papa scismatico, che, come abbiamo visto nei versi precedenti di questa profezia e nelle parti precedenti di questo articolo, pare sarà francese.

"[...] Non temer, che gran vigore
Ti darà il tuo Signore
Se tu soffri per suo amore.
Ma non de’ ritrarti indietro
Quando contro di San Pietro
Udrai che il Gallo canta
Contro la fede santa.
E chi sparla alla francese
Guai a chi di voi si rese!"

Segue un consiglio del profeta, al fine di non essere ingannati.

"Deh! fate come il santo
Eleazaro il buon vecchio
Che fu lucente specchio,
E pria volle morire
Che di prender fuga o mentire.
Tu poiché non vuo’ il periglio,
Appigliati al mio consiglio,
Fa ciò che vuole il primo Prelato,
E così non sarai ingannato."

Abbiamo proseguito la nostra "storia profetica" parlando dello scisma, ma non ancora in dettaglio e della distruzione del Vaticano.
Riguardo questo evento abbiamo visto nelle profezie la visione di un papa che fugge, ma anche di un papa che viene ucciso.
Nella visione del terzo segreto di Fatima il papa viene ucciso insieme ai suoi vescovi e cardinali durante, si presume, un attacco a Roma. Medesima fine viene descritta anche in altre profezie, compresa quella che abbiamo adesso esaminato.
Forse l'indicazione dello "specchio", nella visione di Fatima, dei due papi, può essere un indizio del fatto che l'altro riuscirà a fuggire?
Nella prossima parte cercheremo, nel limite del possibile, indicazioni più precise riguardo la tematica dello scisma e dei suoi protagonisti.

Continua nella sesta parte (link)

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PROFEZIE SUL PAPATO DEGLI ULTIMI TEMPI - Settima Parte

domenica 6 novembre 2016

PROFEZIE SUL PAPATO DEGLI ULTIMI TEMPI - Quarta Parte


Link alle parti precedenti di questo articolo:

Seconda parte
- Terza parte

Riprendiamo da dove ci eravamo precedentemente interrotti.
Attraverso l'analisi delle diverse profezie avevamo stilato una sequenza di eventi collegati al papato nei tempi della tribolazione.
Rivediamola assieme:

1) Il pontificato di Francesco sarà breve. Una quartina di Nostradamus, che abbiamo esaminato nel precedente articolo, parla di quattro anni di pontificato (Bergoglio è divenuto papa nel 2013). Inoltre il centenario delle apparizioni di Fatima, con l'inquietante profezia contenuta nel terzo segreto, punta il dito alla medesima data, ovvero il 2017

2) Papa Benedetto XVI è ancora presente nelle profezie e prega per il papa in carica.

3) Viene fatta una scoperta archeologica importante e collegata alla fede, la tomba del "grande Romano", indicata sia dalle profezie di "Papa Giovanni XXIII", sia da Nostradamus e, come vedremo, anche dalla Madonna di Anguera.

4) Papa Francesco muore. Poco dopo questa grande scoperta viene eletto un pontefice. Abbiamo, nei vaticini, sia un pontefice positivo, che muore nel tentativo di sedare gli animi nel corso di una guerra ormai iniziata, sia una figura maligna, che sarà causa di uno scisma.

Vediamo adesso alcune profezie della Madonna di Anguera che sono in perfetta linea con quanto esaminato fino ad ora.

Partiamo dalla scoperta della tomba del "grande Romano". Come detto, l'abbiamo vista introdotta dalle profezie di "Papa Giovanni XXIII", esattamente poste in ordine cronologico dopo la morte di papa Francesco e prima dell'elezione del pontefice successivo:

"Le urne aperte nelle segrete sotto il tesoro e si scopriranno i passi del primo uomo."

E successivamente in Nostradamus, nelle quartine III-65, VI-66 e IX-84

In particolare, la quartina IX-84 sembrava rivelarci che tale scoperta potesse essere coinvolta nello scisma a causa della sua natura rivelatrice di alcuni misteri legati alla fede cristiana.

Dice la Madonna di Anguera:

2.948 – 26/01/2008
Una scoperta archeologica sarà fatta a Roma e causerà grande confusione per la Chiesa. Restate saldi nella fede. Qualunque cosa accada, non allontanatevi dalla verità.

In perfetta linea con quanto abbiamo fino ad ora argomentato.

E ancora:

2.957 - 16/02/2008
Cari figli, una scoperta in Vaticano causerà grande confusione. Inginocchiatevi in preghiera a favore della Chiesa. Ecco: sono giunti i momenti difficili per i fedeli. 

3.072 - 25/10/2008
Cari figli, una scoperta nel palazzo causerà una rivolta tra gli uomini. Molti ferventi nella fede diventeranno indifferenti.
(palazzo = Vaticano, spesso appellato in questo modo nelle comunicazioni mariane di Anguera)

Queste profezie nefaste sul Vaticano, si collegano all'evento dello scisma, ma non sono a mio avviso da confondere con un altro filone di profezie, sempre riguardanti il Vaticano, e che ne indicano la sua distruzione ad opera di invasori "dalla grande barba".

La distruzione del Vaticano, infatti, riguarda un evento successivo ed è quello dell'invasione di Roma da parte di un esercito della coalizione orientale, in parte composto da russi, ma in parte di matrice islamica. Parleremo più avanti di queste profezie. 
Abbiamo quindi visto il collegamento che la Madonna di Anguera fa tra la scoperta archeologica in Vaticano e la confusione e divisione spirituale fra i cattolici, come fosse una conseguenza di quest'ultima, in linea con le altre profezie fin qui esaminate.

Continuando con le profezie mariane di Anguera, vediamo la descrizione che viene fatta dello scisma che verrà ad instaurarsi.
Nella parte precedente abbiamo visto che Nostradamus afferma che poco dopo questa scoperta archeologica verrà eletto un pontefice, successore di papa Francesco, che sarà invidiato e non approvato, probabilmente da nemici della Chiesa che poi attueranno lo scisma.

La Madonna di Anguera si unisce al coro:

2.472 - 19/01/2005
Un uomo ben vestito entrerà nella casa di Dio e occuperà un posto di rilievo. A lui si uniranno i nemici di Dio e faranno grandi danni per tutta l’umanità. Questi avrà l’apparenza di un uomo buono e affascinerà molti. 

2.504 - 02/04/2005
Un cuore cattivo proporrà la creazione di un consiglio

A mio avviso questi due vaticini parlano di un uomo in una posizione di rilievo in Vaticano, ma non del papa. Questo personaggio, insieme ad altri, proporrà la creazione di un consiglio finalizzato a mettere in discussione la figura del papa successore di Francesco.

2.510 - 16/04/2005
Dalla Francia uscirà una spina che ferirà gli uomini fedeli.

Correlando altre profezie che vedremo più avanti, pare che il futuro antipapa sarà francese.

2.523 - 17/05/2005
Sorgerà un oppositore e a causa sua ci sarà disprezzo nella casa di Dio. 

Attenzione, ora, al prossimo vaticinio:

2.532 - 05/06/2005
Un uomo apparentemente buono, ossia l’anticristo, acquisterà grande potere satanico. L’azione malefica si verificherà nella festa di un grande santo, quello che quando venne chiamato da Dio cadde da cavallo e la sua vita fu trasformata.

Ci sono state diverse speculazioni su questo santo. Ma provando ad indicare quella più ovvia, ovvero San Paolo (Saulo di Tarso), che ebbe la sua conversione dopo la nota caduta da cavallo, non potrebbe essere un riferimento al grande Romano? Ovvero ancora alla scoperta di cui abbiamo fin'ora parlato?
Pier Carpi, nell'interpretare i presunti manoscritti di Roncalli che gli erano stati affidati, aveva supposto che la profetizzata scoperta sotto il Vaticano riguardasse Pietro, ma se invece, come più esplicitamente ci indica Nostradamus con il termine "grande Romano", dovesse riguardare l'apostolo Paolo, cittadino dell'Impero romano e vero fondatore del Cristianesimo, allora saremmo di fronte ad una sorprendente sequenza di collegamenti tra profezie di origine molto differente.
La festa del grande santo, appunto, non riferita al santo del giorno, ma al giorno di una grande scoperta che riguarderà quel santo.
La Madonna di Anguera continua a descriverci questo futuro falso profeta.

2.554 - 26/07/2005
È un falso messia. Riuscirà a sedurre anche molti consacrati. 

2.610 - 03/12/2005
La Chiesa conoscerà una croce pesante. Non andrà in direzione del Porto Sicuro. Dentro di essa vi sono uomini perfidi.

Il messaggio mi pare piuttosto chiaro.
Se qualcuno avesse voglia di storcere il naso con le profezie di Pier Carpi, quest'altra fonte profetica, creduta e venerata da molti cattolici, non si discosta molto da quanto abbiamo fin'ora argomentato con le "profezie di papa Giovanni XXIII" e con Nostradamus

A questo punto comincia lo scisma. Il papa ufficiale è ancora in carica, papa Francesco è morto, su Benedetto XVI non ci sono chiare interpretazioni, ma solo vaghe supposizioni.
In un passo delle profezie del Ragno Nero troviamo scritto:

"Il trono è scomparso. E ci saranno due troni. Poi ce ne saran­no tre."

Potrebbe essere, ma non è detto, una visione del trio sopra citato, ovvero: 
il successore di papa Francesco (primo trono), l'antipapa, o "papa drago", così chiamato dal Ragno Nero (secondo trono) e Benedetto XVI (terzo trono).

Sempre a proposito di troni, questa nota profezia mariana di Anguera:

3.098 - 23/12/2008
Arriverà il giorno in cui ci saranno due troni, ma solo su di uno siederà il vero successore di Pietro.

E' stata da molti associata all'attuale situazione con un papa ed un papa emerito e questo potrebbe anche essere, anche se, questo è importante, non credo che abbia un'accezione negativa nei confronti di papa Francesco, come poi è stato appurato da messaggi successivi.
Potrebbe però essere un vaticinio che descrive il futuro scisma e non riferirsi alla situazione attuale.

A favore di una visione positiva del papato di Francesco, vediamo questa interpretazione della profezia dei sette re di Apocalisse 17.

"Allora uno dei sette angeli che hanno le sette coppe mi si avvicinò e parlò con me: «Vieni, ti farò vedere la condanna della grande prostituta che siede presso le grandi acque..." [...]

"Là vidi una donna seduta sopra una bestia scarlatta, coperta di nomi blasfemi, con sette teste e dieci corna. La donna era ammantata di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle, teneva in mano una coppa d'oro, colma degli abomini e delle immondezze della sua prostituzione."

"Ammantata di porpora e scarlatto": le vesti cardinalizie. Un possibile riferimento alla Chiesa degli ultimi tempi. 

"Sulla fronte aveva scritto un nome misterioso: «Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli abomini della terra»."
"E vidi che quella donna era ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. Al vederla, fui preso da grande stupore. Ma l'angelo mi disse: «Perché ti meravigli? Io ti spiegherò il mistero della donna e della bestia che la porta, con sette teste e dieci corna."

L'angelo ora spiega l'arcano:

"La bestia che hai visto era ma non è più, salirà dall'Abisso, ma per andare in perdizione. E gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, stupiranno al vedere che la bestia era e non è più, ma riapparirà." 

La figura della bestia è un riferimento al maligno, all'Anticristo, sopra di essa sta la donna ammantata di porpora e scarlatto

"Qui ci vuole una mente che abbia saggezza. Le sette teste sono i sette colli sui quali è seduta la donna; e sono anche sette re." 

La profezia in questo punto appare chiarissima: Roma, la città dei sette colli, su cui è seduta la donna ammantata di porpora e scarlatto, il riferimento alla Chiesa appare più chiaro
I sette colli sono anche sette re, ovvero sette papi.

E adesso entriamo nel vivo della profezia:

"I primi cinque sono caduti, ne resta uno ancora in vita, l'altro non è ancora venuto e quando sarà venuto, dovrà rimanere per poco." 

Secondo l'interpretazione che vi sto proponendo, la lista partirebbe da papa Giovanni XXIII, che aprì il Concilio Vaticano II, il concilio pastorale in cui la Chiesa volle aprirsi al mondo, iniziando a farsi corrompere dal suo spirito mondano, quindi a prostituirsi spiritualmente con esso.
Interessante anche osservare che proprio Giovanni XXIII sia da molti indicato come un papa che avesse avuto collegamenti con il mondo dell'esoterismo massonico: le stesse profezie massoniche edite da Pier Carpi, sono attribuite dall'autore a Roncalli.

Ma proseguiamo con la nostra analisi: cinque papi sono caduti.
Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI.
Ne resta uno in vita: Benedetto XVI.
L'altro quando sarà venuto, dovrà rimanere per poco: papa Francesco, il cui papato pare finirà nel 2017, quattro anni in totale.

"Quanto alla bestia che era e non è più, è ad un tempo l'ottavo re e uno dei sette, ma va in perdizione."

Il regno di Francesco finirà prima che lo stesso quinto re, Benedetto XVI, cada.
La bestia, il falso profeta è il settimo re e allo stesso tempo l'ottavo, perché la lista adesso include anche il papa emerito rimasto in vita.
Benedetto XVI quindi dovrebbe essere l'ultimo papa, sopravvivendo allo stesso Francesco, l'ultima pietra che impedisce la manifestazione piena dell'anticristo nel mondo, tolta la quale, un falso profeta, l'ottavo re, la bestia, assolverà per l'anticristo quel compito che Giovanni il Battista aveva assolto per il Cristo.

Viene poi descritta la fine della donna ammantata di rosso, la prostituta: 

"Le dieci corna che hai viste e la bestia odieranno la prostituta, la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la bruceranno col fuoco."

La distruzione di Roma e del Vaticano è descritta in numerosissime profezie sulla fine dei tempi. Nella linea temporale ricavata dai vaticini che abbiamo ricostruito fino ad ora avverrà a fronte di un'invasione militare da parte della coalizione d'oriente, della quale farà parte anche una componente di matrice islamica.
Questo avverrà durante un breve, ma devastante, terzo conflitto mondiale.

La Madonna di Anguera rimarca:

2.253 - 24/7/2005
Gli uomini del terrore raggiungeranno il Vaticano. La piazza sarà piena di cadaveri. L’umanità vedrà l’azione malefica degli uomini dalla grande barba. Il Colosseo crollerà. 

Vedremo questa sequenza di eventi nelle parti successive di questo articolo.

Continua nella quinta parte (link).

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